mercoledì 9 dicembre 2015
Madeleines. Con le loro belle "bosses"
Madeleines. E tutti subito pensiamo a Proust. Io penso al profumo di arancio, alla morbidezza di quelle "barchette" che da bambina facevo affondare nella tazza di latte ma, ovviamente, anche a Proust.
Le madeleines mi piacciono tantissimo e, dopo averle preparate, ho scoperto che sono molti ad adorarle come qualcosa di mistico e irraggiungibile. Invece non sono difficili, bisogna però avere un po' di accortezza durante la preparazione e queste belle conchiglie saranno tutte per noi.
giovedì 26 febbraio 2015
Ciambelline al vino versione mini
Avevo già pubblicato la mitica ricetta di mia nonna per le ciambelline al vino. Molto romane e molto buone. Nel tempo ho mangiato le buonissime ciambelline del forno di Anzio "Pasqua": piccoline e croccanti...una tira l'altra.
Qualche giorno fa mi sono detta che anche le mie ciambelline dovevano essere piccoline e con mia sorella abbiamo passato una mattinata ad infornare. Ho capito perché mia nonna le faceva grandi e ho anche capito perché quelle ciambelline che tanto adoro sono così costose: farle piccoline è una faticaccia! Ma ne è valsa la pena.
sabato 24 gennaio 2015
Barrette croccanti di farro soffiato con cioccolato e tahina
mercoledì 2 gennaio 2013
Sablé allo zenzero
Che a me lo zenzero piaccia tantissimo non è un mistero e lo sapete ormai tutti!
Questo blog è pieno di ricette con la magica radice.
Questi biscotti sono buonissimi e anche se credete che non vi piaccia lo zenzero (perché sono certa che lo credete, ma che non sia vero ;P) provateli!!! Con queste meraviglie lo amerete anche voi!
mercoledì 23 febbraio 2011
Sablés al burro salato
Continua la mia avventura con questo eccellente Burro Salato 1889 per il contest lanciato dalle Fattorie Fiandino tramite Un Tocco di Zenzero.
Oggi presento i Sablés, la versione francese dell'italiana pasta frolla o dell'inglese shortbread. Buonissimi, friabili, facilissimi.
Che altro dire? I biscotti parlano da soli, potete aromatizzarli con quello che volete ma attenzione, Esattamente come per le fettuccine al doppio burro, essendo il burro l'ingrediente fondamentale, è necessario che sia davvero buono altrimenti il risultato sarà deludente. Per forza, queste ricette le ho scelte proprio perché fosse esaltata la qualità del burro! Il burro salato nelle preparazioni dolci dona una nota molto caratteristica che ne aumenta la golosità (in fondo aggiungiamo sempre il buon vecchio pizzico di sale, no?).
lunedì 24 gennaio 2011
Biscotti al burro d'arachidi (Peanut Butter Cookies)
domenica 19 dicembre 2010
Biscotti di Natale (Pepparkakor)
venerdì 10 dicembre 2010
Cantucci un po' romani
Arriva il Natale e devo cominciare a preparare biscotti che per me sono sinonimo di Natale. I cantucci a casa mia sono un must durante le feste, non si può finire pasto senza inzuppare degli ottimi cantucci in un liquore (spesso quello che faccio al finocchietto selvativo che si sposa divinamente). Mia mamma dice che sua nonna era solita intingerli nel Lacryma Christi, un vino napoletano... in effetti Roma si trova al centro Italia ma tende ad acquisire più tradizioni dal sud che non dal nord. Oggi però vi presento i cantucci con l'abbinamento classico: Vin Santo. Nessun italiano non associa questo liquore ai cantucci!
I Cantucci sono biscotti tipici della tradizione toscana anche se con il termine Cantucci un tempo venivano indicati diversi generi di biscotti secchi. Diffusi ormai in tutta Italia (e anche in America dove tutti li chiamano Biscotti) qui a Roma si mangiano moltissimo.
Visto che la mia romanità in qualche modo esce sempre, nei miei cantucci ho aggiunto un cucchiaio di semi di anice che nella tradizione romana è un aroma molto presente (pensiamo ai liquori Mistrà o Sambuca - la cui base è costituita da diversi tipi di anice... di sambuco ce n'è poco!) e che con le mandorle si sposano perfettamente!
La mia dose di zucchero nella ricetta è, come sempre, piuttosto bassa visto che a casa mia i dolci non sono mai dolcissimi, ma potete tranquillamente aumentarla secondo i gusti.
La ricetta "tradizionale" non si saprà mai, ne esistono mille varianti: con burro, con olio, senza grassi, con pinoli, con mandorle, senza livito e con dosi di uova, farina e zucchero sempre diverse. Quella che oggi vi do è la ricetta di mia mamma Graziella, una ricetta da lei appuntata su un foglietto moltissimi anni fa e che ho ritrovato inserita in un libretto di cucina circa quattro anni fa. Non so a chi dare la paternità di questa ricetta visto che mia mamma non si ricorda come abbia fatto ad averla, comunque fino ad oggi, non ci ha mai fatto sfigurare!
La ricetta originale sembra essere partita da qui e se vi trovate nei paraggi forse vale la pena farci un salto! Leggendo un po' in giro mi sono resa conto che sui Cantucci (e sui Biscotti di Prato) c'è molta confusione... quasi quasi mi compro il libro sulla storia di questi misteriosi biscotti!
I cantucci sono facilissimi da realizzare e fatti in casa sono decisamente migliori! In commercio si trovano cantucci durissimi che sembrano sassi. Ecco, i cantucci sono duri, ma sono anche molto friabili.. una volta addentati non dovrebbero risultare faticosi alla masticazione. A casa il risultato è perfetto! Inoltre l'assenza di grassi rende questi biscotti di facile conservazione... in una scatola di latta si mantengono all'infinito.
Cantucci
dosi per circa 40 biscotti:
farina 400 gr.
zucchero 200 gr.
uova 2 + 3 tuorli
mandorle intere (con la pellicina) 200 gr.
semi di anice un cucchiaio abbondante (facoltativi)
lievito due cucchiaini
sale una presa
Accendere il forno a 180°. Sbattere le uova intere e i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un impasto chiaro e molto spumoso (circa 5 minuti con le fruste elettriche). Aggiungere la farina settacciata con il lievito e il sale, poco alla volta, alle uova. Pestare i semi di anice e aggiungerli all'impasto. Aggiungere infine le mandorle intere (se avete quelle giganti tagliarle un poco con il coltello). Impastare bene.
Coprite con la carta da forno la placca e formate 4 filoncini un po' piatti (circa 2 cm di altezza e 5 di larghezza) che disporrete a giusta distanza dato che cuocendo si allargheranno un po'. La pasta è molto appiccicosa (ve ne resterà molta sulle mani) e potreste pensare che qualcosa sia andato storto, ma non è così!
Infornate per 25 min a 180°. Sfornate, godete del profumo che si sprigiona e tagliate i filoncini con un coltello affilato formando biscotti spessi circa 1 cm. Sopra la crosta sarà già dura mentre l'interno sarà ancora morbido. Riponete i biscotti sulla teglia e lasciate biscottare in forno ancora 10 minuti circa.
Fate freddare e gustateli da soli o inzuppati in liquori o anche solo del buon vino!

lunedì 6 dicembre 2010
Dolcetti arabi (Ghorayebah)
Si chiamano Ghorayebah e ne esistono molte varianti a seconda dei paesi. Sono burrosissimi e quindi buonissimi! Da mangiare accompagnati da del buon tè risvegliano la voglia di confidenze e compagnia. Sono profumati di nocciola e io di nocciole ne ho sempre in abbondanza visto che nella casa in campagna siamo pieni di alberi di nocciolo. Un po' noioso doverle sbucciare e spellare ma voi potete comprare le nocciole già spellate. In caso dovete schiacciare le nocciole con uno schiaccianoci, mettere in forno a tostare per qualche minuto e riporre in un canovaccio e sfregarle con le mani. E voilà, saranno spellate!
Ho deciso di fare dosi leggermente diverse da quelle che avevo scritto... e ho fatto bene!
Ghorayebah
per circa 40 biscottini
burro 250gr.
farina 300gr.
zucchero 100gr.
nocciole spellate 80/100gr. (proverei anche con mandorle o pistacchi o noci)
pistacchi sbucciati e pinoli una manciata (o anche mandorle)
Accendere il forno a 160°. Sbattere il burro a temperatura ambiente fino ad ottenere una crema spumosa (con le fruste elettriche a velocità 1 ci ho messo 5 minuti). Aggiungere lo zucchero e continuare a sbattere. Questo lavoro è importante, non abbiate fretta. Tritare le nocciole finemente (io non ho frullatore e le ho messe in una busta da freezer e le ho attaccate con un mattarello fino a ridurle in polvere! ovviamente è rimasto qualche pezzetto qua e là). Aggiungere poco alla volta la farina e le nocciole tritare e lavorare con le mani. Il composto sarà molto morbido, insolito per dei biscotti ma le dosi sono giuste, abbiate fede! Formate con le mani delle palline grandi come una noce e schiacciate leggermente il fondo (devono risultare delle cupolette). Disporre i biscotti in una teglia un po' distanziati tra loro (circa 2 cm). Al cento di ogni biscotto poggiare un pistacchio o un paio di pinoli e premere leggermente. Infornare a 160° per circa 20/25 minuti. I biscotti devono rimanere chiari.