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giovedì 15 agosto 2013

Cannelloni ricotta e limone. Ricetta Light


I cannelloni di mia madre sono una vera meraviglia di leggerezza e il segreto sta nel fatto che non usa besciamella e li riempie di ricotta e scorza di limone!

Si tratta di pasta fresca dentro cui infilare un ripieno di ricotta, scorza di limone e erbette e un po' di sugo! Per renderli leggerissimi usate ricotta di mucca (anche se ormai sapete che per me esiste solo la più grassa ricotta di pecora) e un sughetto bollito. ZERO sensi di colpa e tanto gusto!

venerdì 31 maggio 2013

Lasagna al pesto e ricotta


Post velocissimo con una sola foto rubata ma che proprio volevo pubblicare!

Settimane fa sono stata ad una dimostrazione di cucina di Laura Ravaioli che, insieme alla comunità ebraica di Roma, ha creato un evento molto interessante da EATALY.

Tra le varie ricette proposte ha fatto vedere una lasagna con pesto e ricotta che faccio sempre anche io (ricetta di mamma!) e che mi ha fatto domandare come mai non l'avessi mai proposta nel blog: è facile, deliziosa, estiva e molto rasserenante. L'ho proposta per un pranzo nel mio terrazzo in fiore e, nonostante non l'avessi preparata per un post, ho deciso di comunque di inserirla qui in ricordo di una bellissima giornata, un po' uggiosa, ma bellissima!

venerdì 28 settembre 2012

Insalata di polpo e fettuccine con i moscardini


Una giornata con le amiche a preparare un delizioso pranzo tutto per noi! Giornata perfetta: amiche di infanzia (siamo un trio che si conosce dalla materna!), chiacchiere, vino (un po' troppo), ottimo cibo, il sole, risate, confidenze.... rigenerante!

lunedì 21 febbraio 2011

Fettuccine al (doppio) burro salato

Fettuccine fatte in casa condite con dell'ottimo burro salato 1889 delle Fattorie Fiandino: c'è modo migliore per assaporare il gusto del burro? La procedura del doppio burro è famosa qui a Roma visto che viene usata dal ristorante Alfredo alla Scrofa (famosissimo). Io non ci ho mani mangiato al ristorante, ma la pasta burro e parmigiano l'ho mangiata un'infinità di volte e a casa mia il "doppio" burro si usa molto. Con aggiunta, però, di scorza di limone. A casa mia si aggiunge sempre la scorza di limone e l'ho sempre trovata una cosa davvero geniale. Rinfresca! Tutto questo burro viene aromatizzato e "alleggerito" nel gusto... un applauso alla mamma (credo che la trovata fosse sua). Quando parliamo di "doppio burro" non significa che aggiungiamo doppia quantità di burro, ma che lo aggiungiamo in due momenti diversi!

Con questa ricetta partecipo al contest delle Fattorie Fiandino in cui è stato richiesto di usare il burro salato. Contest scoperto grazie a Sandra di Un Tocco di Zenzero  che collabora con Fattorie Fiandino. Inutile dirvi la contentezza quando ho ricevuto il pacco visto che dentro, oltre a due panetti di burro salato 1889 ho trovato un pezzo di Gran Kinara (che avevo scoperto sempre nel blog di Sandra, qui).

sabato 29 gennaio 2011

Orecchiette cavolfiore e guanciale croccante (e una tartina al caviale)


Ci sono dei gesti in cucina che sono diventati meccanici e che non mi fanno porre alcuna domanda anche se qualcosa da domandare ci sarebbe. A casa mia la pasta con i broccoletti, broccoli, broccoli romani o cavolfiore si è sempre fatta così: si mette in una pentola la verdura con acqua fredda, si porta a bollore e poi si butta giù la pasta. Questo procedimento serve a non far risultare la pasta "slegata" e a far sì che sia più gustosa. Ieri, mentre cucinavo, GiàQ (questo il nome dato al fidanzato faticoso dalla mia nipotina e ormai usato da tutti) mi fa una semplice domanda "come è possibile che anche se usi paste diverse, con tempi di cottura diversi, il broccolo sia sempre perfettamente cotto?". Ecco, non lo so. Non mi sono nemmeno mai posta il problema. In effetti sia che usi la pasta integrale, sia che usi la pasta da 8 minuti di cottura, sia che usi la pasta fresca, il broccolo è sempre cotto a puntino. Mha.... Non chiediamoci il perché e mangiamoci questa pasta deliziosa a cui per la prima volta ho aggiunto del guanciale croccante. Se volete potete tranquillamente farne a meno. 
La tartina invece cosa c'entra? non c'entra niente ma dato che mentre cucinavo mi sono concessa tartine di caviale e vino bianco... eccole qui! Ultimamente ne faccio un uso smodato dato che la signora russa che si occupa di mia nonna 92enne nelle ore dei pasti (non quella che già vi ho presentato, ma la madre di mio padre) ce ne ha portate svariate scatolette! E io faccio la signora mangiando caviale pregiato così, mentre cucino, come se nulla fosse :)






Orecchiette cavolfiore e guanciale croccante
dosi per 4 persone:
orecchiette 250 gr
cavolfiore 1
guanciale qb
aglio 2 spicchi
olio qb
pecorino (o parmigiano)

In una pentola capiente mettere il cavolfiore pulito e tagliato e coprire con abbondante acqua fredda. Portare a bollore e aggiungere una presa di sale. Buttare giù la pasta (senza scolare il cavolfiore. Farli cuocere insieme). Mentre la pasta cuoce mettete del guanciale tagliato a listarelle sottili in un pentolino con due spicchi d'aglio e l'olio. Fate rosolare bene. Scolate la pasta e condite con l'olio caldo. Se necessario aggiungete altro olio a crudo. Una spolverata di pecorino, e voilà!

lunedì 3 gennaio 2011

Ravioli con salsa di noci e gorgonzola


Riemersa da una delle infezioni alla gola più violente che abbia mai avuto, eccomi a postare la prima ricetta del 2011. Forse doveva essere una ricetta più significativa, non so, ma questo è ciò che ho preparato giusto ieri per pranzo! Non ricordo esattamente quando ci venne in mente questa ricetta: era un Natale di molti anni fa, io e mia madre cucinavamo per il pranzo del 25, forse ci accorgemmo troppo tardi che avevamo finito il burro (per il tradizionale condimento burro e salvia), non so... fatto sta che finimmo con l'usare il gorgonzola e le noci che non è certo un abbinamento originale ma è buonissimo! E il risultato fu ottimo!
I ravioli quando ho tempo li faccio io, e vi farò anche sapere come, ma questa volta li ho fatti comprare al mercato (il mio mercato flaminio, tra via Guido Reni e via Piero della Francesca), dove circa un anno fa ho scovato un banco nuovo, da Giacomo, di pasta fatta a mano, pane di ercolano, pecorini, formaggi buonissimi e le mie amate mini-burrate e mini-ricottine di bufala. Credetemi se vi dico che non ho mai mangiato ravioli ricotta e spinaci così buoni! Quest'anno per il pranzo di Natale abbiamo preso anche i tortellini da fare in brodo di gallina ed erano i n c r e d i b i l i. Appena potrò uscire (il medico mi ha detto di restare agli arresti ancora un paio di giorni) dovrò assolutamente parlare con Giacomo, il proprietario del banco, per farmi dire gli aromi nella carne. Non li ho individuati tutti ;)
ps. uno dei regali di Natale è stata una nuova macchina fotografica digitale decisamente migliore della mia! una buona nikon... si vede la differenza nelle foto?
Ravioli con salsa di noci e gorgonzola
dosi per 4 persone
ravioli ricotta e spinaci 800 gr.
gorgonzola 100 gr. circa
latte q.b.
noci 8
parmigiano una spolverata

Mettete a cuocere i ravioli in abbondante acqua salata. Intanto in una padella sciogliete il gorgonzola e aggiungete abbastanza latte per ottenere una salsa un po' lenta (appena la leverete dal fuoco si rapprenderà molto), aggiungete infine le noci. Scolate i ravioli e poneteli nel piatto da portata alternando ravioli e salsa (non dovranno essere girati altrimenti si romperanno). Se siete pratici con la mantecatura in padella potete scolare i ravioli, metterli nella padella calda con la salsa e girare senza usare alcun mestolo o cucchiaio.
Servire caldi con una spolverata di parmigiano!


venerdì 24 dicembre 2010

Leccornie, auguri e sughi rosa


Cari lettori, ebbene oggi vi confesso che ultimamente soffro di insonnia e finalmente mi rivelo! Non è un periodo felicissimo e Io, Ansia e le sue amiche Tristezza e Pessimismo passiamo lunghe notti a confrontarci. Ho deciso così di lasciare il mio primo post notturno. Questi giorni non ho avuto tempo per il mio amato blog e così mi sono decisa a scoprirmi e a lasciarvi un post anche se sono le 2 di notte.
In questi giorni di festa (che di solito mi piacciono moltissimo) non riesco ad entrare nello spirito natalizio necessario nonostante cene e feste natalizie con amici e mitiche colleghe, così ho deciso di regalarmi un po' di leccornie che per me fanno Natale! Si tratta dei mitici torroncini/croccanti-non-smetterai-mai-di-mangiarli, dei cunesi-si-quelli-industriali-ma-sono-buonissmi e la new entry di quest'anno chinotto-e-gazzosa-sono-demodè-ma-lo-sono-anche-io. Mio padre che ama il chinotto come lo amo io e che compra la gazzosa per mischiarla con la birra (lo faccio anche io!) mi ha portato questo inatteso regalo! Non amo le bibite gassate, non le bevo mai, ma di fronte al chinotto non posso che smentirmi! Questa Lurisia fa un chinotto davvero serio! E la gazzosa non è da meno!
Chissà che con questo post non abbia risolto il problema di un regalo all'ultimo momento al cognato che beve sempre il chinotto o alla suocera che adora i croccanti o ancora alla cugina che ama i cunesi e ce lo eravamo dimenticati :)




Auguro a tutti di fare dei cari sogni mentre io mi godo un po' di rumore di pioggia (sarebbe meglio dire diluvio!) e Buon Natale!


Non potendo lasciarvi senza ricette vi lascio la "ricetta" di un sugo che potrebbe sembrare un po' triste ma non lo è: il sugo rosa che tanto amavo da bambina e mi da ancora tanto conforto! Si tratta di una pasta burro e parmigiano con un po' di sughetto. Io uso il sugo bollito che preparo ogni estate (per le scorte invernali!) e si tratta di semplice pomodoro cotto in pentola con cipolla e basilico (dosi variabili) senza alcun tipo di grasso. Lo passo al passaverdure, riempio i barattoli e sterilizzo. 
Questa estate vi parlerò delle mie conserve.


Pasta al sugo rosa
dosi per 4 persone:
pasta 400 gr.
sugo bollito 150 gr.
burro 150 gr. (dose variabile secondo gusti) 


Lessare la pasta, scolarla e condire con il sugo caldo, il burro e il parmigiano. 







mercoledì 17 novembre 2010

Ricotta mon amour

Buongiorno miei cari lettori, oggi vi parlo del mio amore per la ricotta, e quando parlo di ricotta, essendo romana, parlo di quella di pecora. Quella di mucca, più leggera e meno grassa, dal sapore meno forte (per me sa di molto poco :)) nella mia cucina non entra mai.
I miei genitori hanno una casa in campagna, alle cascate di Monte Gelato, un posto unico nella sua bellezza e ricco di ricordi per me... Comunque, non lontano dal nostro terreno c'è un pastore che da infiniti anni ci rifornisce di tanto in tanto di ricotta freschissima delle sue pecore! Inutile dirvi che quando ho per le mani quella forma di ricotta ancora calda trattenermi dal mangiarla è davvero dura (la ricotta calda appena fatta non è propriamente un tocca sana per lo stomaco!).
Domenica scorsa i miei hanno fatto un pranzo per festeggiare, in ritardo, il compleanno di mia mamma e il pastore ci ha preparato due forme giganti della sua inimitabile ricotta! Ancora tiepida ho cominciato a mangiarla e non ho più smesso fino a ieri. Avanzata, me ne sono portata un po' a casa e lunedì mattina mi sono fatta una delle colazioni migliori che ci siano: ricotta, zucchero e cacao amaro su una fetta di pane tostato! Forse è anche per questo che il mio post inneggiava al lunedì?!!
Ieri invece, con l'ultimo residuo di ricotta, mi sono preparata la pasta di cui vi lascio la ricetta super facile e leggera! Non ci sono grassi (bhè, oltre la ricotta ovviamente!) e tutti, ma proprio tutti possiamo farla, basta saper cuocere la pasta! Chi tra voi preferisse usare la ricotta di mucca.... non sapete cosa vi perdete ma fate pure!
Le dosi sono le "mie" dosi, nel senso che a me la pasta piace molto ricca di ricotta ma decidete voi!


Pasta con la ricotta
Dosi per 4 persone:
ricotta 500 gr
pasta corta (penne rigate, fusilli, tortiglioni, rigatoni...) 400 gr
parmigiano 50 gr
noce moscata una grattugiata
pepe nero a vostro piacimento
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Mettere l'acqua sul fuoco, quando bolle aggiungere una presa di sale grosso. Buttare giù la pasta e seguire le indicazioni dei minuti (deve essere al dente). Intanto in una insalatiera versare la ricotta e aggiungere poca acqua di cottura. Con una forchetta schiacciare la ricotta e ridurla in una crema. Aggiungete pochissima acqua alla volta altrimenti potreste annacquarla! Aggiungere il pepe, la noce moscata e il parmigiano e mescolare bene. Scolate la pasta (avendo cura di tenere una tazza di acqua di cottura da parte) versatela sulla cremina di ricotta e mescolate bene. Se risultasse troppo secca aggiungere un po' d'acqua tenuta da parte. Macinare altro pepe nero sopra la pasta e portare a tavola.
La pasta deve essere mangiata calda!!