venerdì 10 dicembre 2010

Cantucci un po' romani




Arriva il Natale e devo cominciare a preparare biscotti che per me sono sinonimo di Natale. I cantucci a casa mia sono un must durante le feste, non si può finire pasto senza inzuppare degli ottimi cantucci in un liquore (spesso quello che faccio al finocchietto selvativo che si sposa divinamente). Mia mamma dice che sua nonna era solita intingerli nel Lacryma Christi, un vino napoletano... in effetti Roma si trova al centro Italia ma tende ad acquisire più tradizioni dal sud che non dal nord. Oggi però vi presento i cantucci con l'abbinamento classico: Vin Santo. Nessun italiano non associa questo liquore ai cantucci! 
I Cantucci sono biscotti tipici della tradizione toscana anche se con il termine Cantucci un tempo venivano indicati diversi generi di biscotti secchi. Diffusi ormai in tutta Italia (e anche in America dove tutti li chiamano Biscotti) qui a Roma si mangiano moltissimo.
Visto che la mia romanità in qualche modo esce sempre, nei miei cantucci ho aggiunto un cucchiaio di semi di anice che nella tradizione romana è un aroma molto presente (pensiamo ai liquori Mistrà o Sambuca - la cui base è costituita da diversi tipi di anice... di sambuco ce n'è poco!) e che con le mandorle si sposano perfettamente!
La mia dose di zucchero nella ricetta è, come sempre, piuttosto bassa visto che a casa mia i dolci non sono mai dolcissimi, ma potete tranquillamente aumentarla secondo i gusti.
La ricetta "tradizionale" non si saprà mai, ne esistono mille varianti: con burro, con olio, senza grassi, con pinoli, con mandorle, senza livito e con dosi di uova, farina e zucchero sempre diverse. Quella che oggi vi do è la ricetta di mia mamma Graziella, una ricetta da lei appuntata su un foglietto moltissimi anni fa e che ho ritrovato inserita in un libretto di cucina circa quattro anni fa. Non so a chi dare la paternità di questa ricetta visto che mia mamma non si ricorda come abbia fatto ad averla, comunque fino ad oggi, non ci ha mai fatto sfigurare!
La ricetta originale sembra essere partita da qui e se vi trovate nei paraggi forse vale la pena farci un salto! Leggendo un po' in giro mi sono resa conto che sui Cantucci (e sui Biscotti di Prato) c'è molta confusione... quasi quasi mi compro il libro sulla storia di questi misteriosi biscotti!
I cantucci sono facilissimi da realizzare e fatti in casa sono decisamente migliori! In commercio si trovano cantucci durissimi che sembrano sassi. Ecco, i cantucci sono duri, ma sono anche molto friabili.. una volta addentati non dovrebbero risultare faticosi alla masticazione. A casa il risultato è perfetto! Inoltre l'assenza di grassi rende questi biscotti di facile conservazione... in una scatola di latta si mantengono all'infinito.


Cantucci
dosi per circa 40 biscotti:
farina 400 gr.
zucchero 200 gr.
uova 2 + 3 tuorli
mandorle intere (con la pellicina) 200 gr.
semi di anice un cucchiaio abbondante (facoltativi)
lievito due cucchiaini
sale una presa


Accendere il forno a 180°. Sbattere le uova intere e i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un impasto chiaro e molto spumoso (circa 5 minuti con le fruste elettriche). Aggiungere la farina settacciata con il lievito e il sale, poco alla volta, alle uova. Pestare i semi di anice e aggiungerli all'impasto. Aggiungere infine le mandorle intere (se avete quelle giganti tagliarle un poco con il coltello). Impastare bene.
Coprite con la carta da forno la placca e formate 4 filoncini un po' piatti (circa 2 cm di altezza e 5 di larghezza) che disporrete a giusta distanza dato che cuocendo si allargheranno un po'. La pasta è molto appiccicosa (ve ne resterà molta sulle mani) e potreste pensare che qualcosa sia andato storto, ma non è così! 
Infornate per 25 min a 180°. Sfornate, godete del profumo che si sprigiona e tagliate i filoncini con un coltello affilato formando biscotti spessi circa 1 cm. Sopra la crosta sarà già dura mentre l'interno sarà ancora morbido. Riponete i biscotti sulla teglia e lasciate biscottare in forno ancora 10 minuti circa. 
Fate freddare e gustateli da soli o inzuppati in liquori o anche solo del buon vino!





Merita una nota questo bellissimo bicchiere che appartiene alla famiglia di mio padre da tre generazioni. Purtroppo di un servizio intero questo è ciò che resta! Con estremo riguardo lo conservo e lo tiro fuori per voi che siete i miei ospiti di riguardo!

3 commenti:

  1. Saranno buonissimi!!! mi attrae il fatto che sono senza grassi. Il bicchierino è elegantissimo e apprezzo molto essere "ospite di riguardo"

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  2. Meravigliosi! Apprezzo anche io essere "di riguardo" e trovo il bicchiere un bellissimo cimelio. I cantucci sembrano essere davvero buoni, non credevo si potessero fare a casa con tanta facilità! E l'abbinamento mandorla e anice mi piace. Li regalo sicuro.

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  3. l'anice ci sta veramente bene! bella variazione

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