sabato 29 gennaio 2011

Orecchiette cavolfiore e guanciale croccante (e una tartina al caviale)


Ci sono dei gesti in cucina che sono diventati meccanici e che non mi fanno porre alcuna domanda anche se qualcosa da domandare ci sarebbe. A casa mia la pasta con i broccoletti, broccoli, broccoli romani o cavolfiore si è sempre fatta così: si mette in una pentola la verdura con acqua fredda, si porta a bollore e poi si butta giù la pasta. Questo procedimento serve a non far risultare la pasta "slegata" e a far sì che sia più gustosa. Ieri, mentre cucinavo, GiàQ (questo il nome dato al fidanzato faticoso dalla mia nipotina e ormai usato da tutti) mi fa una semplice domanda "come è possibile che anche se usi paste diverse, con tempi di cottura diversi, il broccolo sia sempre perfettamente cotto?". Ecco, non lo so. Non mi sono nemmeno mai posta il problema. In effetti sia che usi la pasta integrale, sia che usi la pasta da 8 minuti di cottura, sia che usi la pasta fresca, il broccolo è sempre cotto a puntino. Mha.... Non chiediamoci il perché e mangiamoci questa pasta deliziosa a cui per la prima volta ho aggiunto del guanciale croccante. Se volete potete tranquillamente farne a meno. 
La tartina invece cosa c'entra? non c'entra niente ma dato che mentre cucinavo mi sono concessa tartine di caviale e vino bianco... eccole qui! Ultimamente ne faccio un uso smodato dato che la signora russa che si occupa di mia nonna 92enne nelle ore dei pasti (non quella che già vi ho presentato, ma la madre di mio padre) ce ne ha portate svariate scatolette! E io faccio la signora mangiando caviale pregiato così, mentre cucino, come se nulla fosse :)






Orecchiette cavolfiore e guanciale croccante
dosi per 4 persone:
orecchiette 250 gr
cavolfiore 1
guanciale qb
aglio 2 spicchi
olio qb
pecorino (o parmigiano)

In una pentola capiente mettere il cavolfiore pulito e tagliato e coprire con abbondante acqua fredda. Portare a bollore e aggiungere una presa di sale. Buttare giù la pasta (senza scolare il cavolfiore. Farli cuocere insieme). Mentre la pasta cuoce mettete del guanciale tagliato a listarelle sottili in un pentolino con due spicchi d'aglio e l'olio. Fate rosolare bene. Scolate la pasta e condite con l'olio caldo. Se necessario aggiungete altro olio a crudo. Una spolverata di pecorino, e voilà!

giovedì 27 gennaio 2011

Insalata con mele, noci e aceto balsamico

Finalmente ho il tempo per postare questa buonissima insalata mangiata oggi a pranzo (all'1.20 di notte). Non avevo molta voglia di cucinare, la stanchezza aveva preso il sopravvento ma una meravigliosa insalata cappuccina comprata ieri al banchetto biologico del mio mercato mi ha sorriso dal frigo. Era lì, pronta per essere mangiata! Bhè, non proprio pronta: andava lavata, asciugata e tagliata, ma questo lavoro l'ho delegato ;) e con immenso piacere, con l'insalata pronta nell'insalatiera, tutto ciò che restava da fare era sbucciare mezza mela avanzata dalla colazione e condire (e ovviamente fare le foto mentre qualcuno affermava la volontà di distruggere il mio blog :)
Non si tratta di una ricetta originalissima, ma spero che per qualcuno di voi lettori lo sia... lo è?
Ho impiegato del tempo per riuscire ad apprezzare la frutta nell'insalata, per anni odiavo le intromissioni nella verdura ma ora mi piace da impazzire. Che bontà! Aggiungere la frutta fresca (e secca) nelle insalate gli dà quel tocco in più che le farà apparire come un piatto molto chic invece della solita, triste insalatina, e questa di mele è una delle mie preferite (insieme a quella di melograno che vi presenterò prima o poi).
Ho usato una mela renetta, buonissima, ma non la mia preferita per le insalate, meglio una succosa mela verde (granny smith) che con il suo gusto asprino si sposa alla perfezione con l'insalata. Ma vi assicuro che qualsiasi mela ci starà benissimo. Aggiungeteci dei crostini al formaggio, un uovo in camicia o quello che vi pare e il pranzo è pronto!
Non vi scrivo le dosi perché si tratta di gusti: più mela, meno mela, più noci, meno noci, più condimento, meno condimento.... vedete voi! Trattandosi di pochi ingredienti è necessario che siano davvero buoni: niente mele mezze raggrinzite ma succose e fresche; olio extra vergine d'oliva di ottima qualità (meglio se di frantoio... c'è ancora qualcuno che compra l'olio al supermercato? ;); un buon aceto balsamico.
Insalata con mele e noci
insalata (quella che preferite, io suggerisco cappuccina)
mela
noci
olio evo
aceto balsamico
sale

Lavare e asciugare l'insalata e mettere in un'insalatiera. Sbucciare la mela, tagliarla in 4 spicchi e bagnarla con il succo di limone per non farla annerire. Affettare gli spicchi sottilissimi (magari con un affetta verdure), rompere con le mani dei gherigli di noci e condire con olio, sale e aceto balsamico. Mmm.... buooooono   

lunedì 24 gennaio 2011

Biscotti al burro d'arachidi (Peanut Butter Cookies)

Eccoli qui, i biscotti che mostrano la mia vergogna, la mia perversione: il burro d'arachidi! Ebbene si, il burro d'arachidi mi piace, mi piace da morire ed è tutta colpa della mia (amata) cugina americana. Fu lei ad introdurmi questo strano burro che di italiano non ha proprio nulla. Avevo 17 anni ed ero a Los Angeles. 
Ero un'adolescente ribelle, faticosa, insopportabile, con fidanzati improbabili e depressa al punto giusto. I miei genitori non sapevano più cosa fare e mia madre, bersaglio preferito per sfogare la mia rabbia, frustrazione ed insicurezza, dopo un anno di sofferenze decise che l'unica cosa da fare per "salvarmi" era mandarmi da sola in America ad imparare l'inglese e lasciarmi quello spazio di cui tanto sentivo il bisogno e che sperava mi avrebbe responsabilizzato. Le mamme hanno spesso ragione e, sebbene potesse sembrare folle mandare un'adolescente "difficile" da sola in America, la cosa funzionò. Mamma Graziella capii che il mio malessere si sarebbe risolto solo ricevendo piena fiducia e allontanandomi completamente da casa (anche se credo che i tre mesi più belli della mia vita siano stati per lei i più difficili). Passai un mese a Philadelphia ospite di parenti, un mese a New York da un amico di mia sorella che studiava regia (pieno di amici allettanti :)) e un mese a Los Angeles da colei che sarebbe diventata una delle persone più importanti della mia vita: Erica, la fichissima cugina Americana (che da sei anni vive a Roma!!). 
In quel mese Erica mi fece divertire come non mai e mi fece diventare drogata di burro di arachidi. Perversione allo stato puro. Onestamente non lo compro mai e quando lo faccio compro del burro di arachidi biologico, puro, senza zucchero e senza oli aggiunti. Altre confessioni? Si, si, lo ammetto: ogni tanto prendo un quadratino di cioccolato fondente (il mio preferito) e lo intingo nel voluttuoso barattolo! 
Per sentirmi meno in colpa ho deciso di diffondere la mia perversione preparando dei biscotti da distribuire ad amici! Ed eccoli qui: the peanut butter cookies, così facili che potrebbe farli un bambino (ed infatti la ricetta è tratta da "Guarda e Cucina, un libro di ricette anche per bambini"di Tina Davis, comprato per le illustrazioni divine!).
Biscotti al burro di arachidi

tra parentesi trovate le mie piccole variazioni


farina 190 gr (220 gr)
bicarbonato 1/2 cucchiaino
sale 1 pizzico (abbondante)
burro ammorbidito 110 gr
burro d'arachidi 1/2 tazza (circa 125 gr)
zucchero 100 gr (70 gr)
zucchero di canna 110 gr (90 gr)
uova 1
vaniglia 1/2 bustina (1 cucchiaino di estratto)

Mischiare la farina il bicarbonato e il sale in una ciotola. In un contenitore sbattere con le fruste elettriche il burro ammorbidito e gli zuccheri per un paio di minuti e poi aggiungere il burro d'arachidi. Sbattere finché il composto sarà diventato chiaro. Unire l'uovo e la vaniglia. Aggiungere poco alla volta la miscela di farina e, quando sarà diventato sufficientemente omogeneo lavorare con le mani e formare una palla. Avvolgere nella pellicola e riporre in frigo per almeno un'ora. Scaldare il forno a 175°. Staccare dei pezzetti di impasto, formare delle palline di 2.5 cm di diametro e sistemare sulla teglia ricoperta di carta da forno. Con i rebbi di una forchetta appiattire le palline formando sulla superficie un motivo incrociato (i cookies devono essere di circa 4 mm di altezza). Cuocete i biscotti per circa 12 minuti o finché i bordi non saranno dorati. Lasciate raffreddare su una gratella e mangiate. Per circa 35 biscotti.

NB: io ho diviso l'impasto a metà formando due palle e in una ho aggiunto delle noccioline non salate, spellate e tritate grossolanamente. Consiglio di provare anche con delle gocce di cioccolato :)

venerdì 21 gennaio 2011

Cake di carote, anzi Minicake!


Cari lettori scusate l'assenza ma la mia connessione ha deciso di non funzionare per due giorni. Mercoledì e giovedì sono stata sconnessa e persa. Si, persa, totalmente. Non credevo di essere una di quelle persone che senza internet non sopravvivono e invece si. Sono proprio una di quelle. 
La ricetta che vi propongo oggi è stata preparata martedì sera dopo essermi resa conto che il barattolo dei biscotti era vuoto. Guardo in dispensa e nessuna riserva! Anche le fette biscottate erano finite. 
A I U T O.
Chi mi conosce sa che la colazione è uno dei momenti più felici della mia giornata e se non ho ciò che voglio posso diventare davvero inavvicinabile! Io la mattina mi sveglio affamata e a colazione devo mangiare sempre: tazzone di latte e caffè (senza zucchero), biscotti o fette biscottate, frutta. Se la colazione avviene dopo le 9.30 e non vado di corsa allora aggiungo anche del pane tostato con burro e pasta di acciughe (si, anche la mattina! non giudicatemi, vi prego!) o con della casalinga marmellata o qualcosa di goloso come veloci clafoutis o french toast, o toast al formaggio ecc... 
Tutto questo per dirvi che alle 22.45 in preda al panico decido di preparare dei biscotti per l'indomani ma il burro mancava (quanto odiate chi lascia il portaburro in frigo vuoto!!?), così opto per la strabiliante torta di carote di Laura Ravaioli, chef del Gambero Rosso che ammiro molto, che di burro non ne ha!
La Ravaioli suggerisce di fare due torte usando due tortiere da 24 cm e, una volta freddate sovrapporle dopo aver farcito con crema al burro o crema pasticcera o marmellata o decidete voi! Devo dire che io amo questa torta così com'è perciò la preparo sempre dimezzando le dosi in modo da ottenere una sola torta. Oggi vi presento la versione Minicake perché non avendo nemmeno il burro per ungere la tortiera ho optato per i pirottini (che erano rimasti solo in 2 perciò li ho fatti con la carta da forno... Sarà ora di fare la spesa? :)).


Cake di carote
carote 150 gr
zucchero (io uso quello di canna) 100 gr
uova 3
farina di mandorle 150 gr
farina 00 45 gr
lievito mezza bustina
scorza di mezzo limone 
cannella (aggiunta mia) 1 cucchiaino
kirsch (io non lo metto) 1 cucchiaio


Grattuggiare le carote. Lavorare le uova con lo zucchero con le fruste. Aggiungere tutti gli ingredienti e gli aromi e mescolare bene. Infornare a 180° per circa 45 minuti. 
Se fate i dolcetti nella teglia da muffin fateli cuocere per circa 30 minuti.



domenica 16 gennaio 2011

Contorni per pranzo: carpaccio di carciofi + verza e carote


Pranzetto tutto vegetale con buone verdure di stagione. Anche perché le verdure fuori stagione non le compro e non compro nemmeno le verdure che vengono dall'altro lato del mondo. Non solo per una questione ecologica ma anche perché di stagione sono più buone! Avete mai provato una zucchina d'inverno? Non sa di niente! Perciò impariamo a comprare la verdura (e la frutta) nelle stagioni appropriate e ci sentiremo meno colpevoli e più appagati (nel gusto).

Ieri ho trovato al mercato dei bei carciofi violetti e ho subito immaginato una fresca insalatina. La verza non ho potuto fare a meno di comprarla... come sapete cavoli e broccoli sono alla base della mia dieta invernale ;)

mercoledì 12 gennaio 2011

Vellutata di broccolo romanesco


Finalmente ne posto una! Le vellutate sono la mia passione, ne preparo di continuo e ne invento di nuove ogni volta! Sono ciò che serve per ripulire il frigo da eventuali vegetali inutilizzati :) Forse non è corretto chiamarla vellutata, credo sia più una zuppa, ma quando frullo queste zuppete la consistenza è talmente liscia e morbida che l'epiteto vellutata gli si addice!
Visto che la stagione lo permette ne ho preparata una con il mio vegetale preferito: il broccolo. Broccoli, cavolfiori, verze, broccoletti, sono la mia concezione di bontà assoluta. Amo tute le varietà di questa grande famiglia e la cosa strana è che mi piacevano già da bambina! Avete mai sentito di bambini che rubano cavolfiori lessati in attesa di essere conditi? Ecco, ora lo avete sentito! Non mi da nemmeno fastidio l'odore che rilasciano quando si lessano. In generale tendo ad usare questi vegetali nel modo più neutro possibile per poterne assaporare appieno il sapore: al vapore. E tendo anche a non condirli e a mangiarli con le mani come se fossero patatine. Inoltre sono anche una delle verdure più belle che ci siano, le forme sono così accattivanti!
Comunque... oggi vi presento il broccolo romanesco accompagnato da altri sapori. Qualcuno mi sa dire perché si chiama romanesco? è una varietà romana?  
Ovviamente potete utilizzare la verdura che più vi piace se non gradite il broccolo (davvero esiste qualcuno a cui non piace?). 
Riguardo il brodo vegetale devo dire che io ne ho sempre una scorta nel freezer: barattolini da mezzo litro da tirare fuori la mattina per lasciarli scongelare. Ci sono due modi per prepararlo: o preparate minestroni molto brodosi e rubate l'acqua in eccesso da riporre nei preziosi vasetti, oppure preparate un brodo semplice con una cipolla, una carota, un sedano e le erbe aromatiche che preferite, filtrate il tutto ed ecco fatto. Potete anche utilizzare il brodo granulare o il dado ma cercate almeno di comprare quello senza glutammato!
ps. Io uso una sorta di dado vegetale fatto in casa: erbette varie mischiate con sale grosso e pepe, ma bisogna prepararlo in estate, quando ci sono le erbe!
pps. aggiungo una piccola nota: finito di parlare del mio amato broccolo ho ricevuto una bella notizia inattesa (dopo settimane di dura lotta). Ora oltre ad amarlo potrei cominciare a venerarlo?
Vellutata di broccolo romanesco
broccolo romanesco 1 (circa 500 gr)
patate media grandezza 2 o 3 
carote 2
cipolla 1/2
brodo vegetale q.b
mandorle (facoltativo)
formaggio (io ho usato del caprino, ma va benissimo il parmigiano, il gorgonzola, o altro formaggio di vostro gusto)


Tritate grossolanamente le carote e la cipolla e fatele soffriggere con poco olio in una pentola. Lavate e tagliate il broccolo (utilizzando anche le foglie più piccole e tenere) e aggiungetelo in pentola lasciandolo insaporire per un paio di minuti. Coprite le verdure con il brodo (un dito sopra le verdure) e accendete il fuoco. Intanto pelate le patate e tagliatele a cubetti e aggiungetele al resto delle verdure in pentola. Aggiustare di sale. Portate a ebollizione e fare cuocere circa 15 minuti o finché le verdure non saranno tenere. 
Lasciate intiepidire e frullate il tutto (anche il minipimer va benissimio). Servite con le scagliette di mandorla tostate e lasciate sciogliere il formaggio in superficie prima di divorare!


    






giovedì 6 gennaio 2011

Apple Pie (o Torta di Mele) rassicurante



Avendo tanto bisogno di quello che viene ormai definito Comfort Food, ho deciso di prepararla, lei, la torta per eccellenza: la Torta di Mele. Non è esattamente l'originale Apple Pie americana, è una rivisitazione un po' italiana! Quella americana prevede la farina nel ripieno di mele in modo da far venire una pappetta succosa ma densa... io non l'ho fatto: ho semplicemente messo le mele condite e via! Ma gli americani non hanno le nostre renette che sono perfette per le torte: si ammorbidiscono, quasi si squagliano pur mantenendo la loro sostanza! 
Visto che qualche giorno fa ho incrociato Biancaneve e i sette nani sulla Rai, mi è venuta voglia di fare la torta della stessa forma di quella che prepara Biancaneve (ai mirtilli però!) quando arriva la strega a offrirgli la mela stregata.
Torta facile facile, bisogna solo avere un po' di dimestichezza per stendere la pasta, ma se non si ha... pazienza! Verrà un po' più "rustica" nella forma;)
Per la pasta brisee devo fare due note: 1 - io l'ho fatta senza zucchero e mi sono un po' pentita! Nonostante non ami i dolci troppo dolci devo dire che sarebbe stato meglio aggiungere poco zucchero, perciò nella ricetta che ho scritto ci ho aggiunto 2 cucchiai di zucchero! 2 - una volta ho aggiunto un tuorlo d'uovo visto che da qualche parte avevo letto che si poteva fare (diminuendo la dose d'acqua) ma il risultato è peggiore! Attenetevi alla sola miscela di acqua, farina e burro!
Le dosi del ripieno sono molto indicative e dipende dai gusti! Se vi piace molta cannella aggiungetene, se non vi piace sostituitela con altre spezie, decidete i fiocchetti di burro da mettere (io circa 5 per un totale di nemmeno 30 gr.), se volete usate lo zucchero bianco e decidete se usare lo sciroppo d'acero o il miele o nulla! Insomma, sbizzarritevi!
ps. questa torta è buonissima leggermente riscaldata (un paio di secondi nel microonde scaldano il cuore di mela e non ammosciano la pasta!)
Apple Pie
per la pasta brisee:
farina 350 gr.
sale una presa
zucchero 2 cucchiai (facoltativo)
burro freddo 220 gr.
acqua fredda 80 ml. circa


per il ripieno di mele:
mele renette 6
zucchero di canna 2 cucchiai
succo di un limone
sciroppo d'acero 2 cucchiai (facoltativo)
granella di mandorle 2 cucchiai (facoltativo)
burro a fiocchetti q.b.
cannella 2 o 3 cucchiaini


Tagliate a cubetti il burro freddo di frigorifero e lavoratelo con le dita insieme alla farina, lo zucchero (se volete) e il sale. Formerete così tante bricioline. Aggiungete l'acqua poca alla volta e impastate velocemente. La quantità d'acqua può variare leggermente. Formate una palla e avvolgete nella pellicola o in un panno e riponete in frigo per almeno un'oretta. Intanto tagliate le mele, conditele con zucchero, limone, sciroppo d'acero e cannella. Riponete in frigo. Accendete il forno a 190°/200°. Tirate fuori la pasta e le mele dal frigo dal frigo. Tagliate a metà la palla di pasta e stendetela ad uno spessore di circa 4 mm. Foderate uno stampo di 20 o 24 cm con carta da forno e stendetevi la pasta. Riempite con le mele condite e il succo che hanno tirato fuori e aggiungete i fiocchetti di burro. Stendete l'altra metà della pasta come precedentemente fatto e poggiatela sul ripieno di mele. Sigillate i bordi e fate dei tagli sulla superficie della torta (potete più semplicemente fare delle striscie larghe con cui ricoprire la torta). Spennellate con un tuorlo sbattuto con poca acqua e infornate per circa 45/50 minuti o fino a quando la pasta non sarà cotta.


lunedì 3 gennaio 2011

Ravioli con salsa di noci e gorgonzola


Riemersa da una delle infezioni alla gola più violente che abbia mai avuto, eccomi a postare la prima ricetta del 2011. Forse doveva essere una ricetta più significativa, non so, ma questo è ciò che ho preparato giusto ieri per pranzo! Non ricordo esattamente quando ci venne in mente questa ricetta: era un Natale di molti anni fa, io e mia madre cucinavamo per il pranzo del 25, forse ci accorgemmo troppo tardi che avevamo finito il burro (per il tradizionale condimento burro e salvia), non so... fatto sta che finimmo con l'usare il gorgonzola e le noci che non è certo un abbinamento originale ma è buonissimo! E il risultato fu ottimo!
I ravioli quando ho tempo li faccio io, e vi farò anche sapere come, ma questa volta li ho fatti comprare al mercato (il mio mercato flaminio, tra via Guido Reni e via Piero della Francesca), dove circa un anno fa ho scovato un banco nuovo, da Giacomo, di pasta fatta a mano, pane di ercolano, pecorini, formaggi buonissimi e le mie amate mini-burrate e mini-ricottine di bufala. Credetemi se vi dico che non ho mai mangiato ravioli ricotta e spinaci così buoni! Quest'anno per il pranzo di Natale abbiamo preso anche i tortellini da fare in brodo di gallina ed erano i n c r e d i b i l i. Appena potrò uscire (il medico mi ha detto di restare agli arresti ancora un paio di giorni) dovrò assolutamente parlare con Giacomo, il proprietario del banco, per farmi dire gli aromi nella carne. Non li ho individuati tutti ;)
ps. uno dei regali di Natale è stata una nuova macchina fotografica digitale decisamente migliore della mia! una buona nikon... si vede la differenza nelle foto?
Ravioli con salsa di noci e gorgonzola
dosi per 4 persone
ravioli ricotta e spinaci 800 gr.
gorgonzola 100 gr. circa
latte q.b.
noci 8
parmigiano una spolverata

Mettete a cuocere i ravioli in abbondante acqua salata. Intanto in una padella sciogliete il gorgonzola e aggiungete abbastanza latte per ottenere una salsa un po' lenta (appena la leverete dal fuoco si rapprenderà molto), aggiungete infine le noci. Scolate i ravioli e poneteli nel piatto da portata alternando ravioli e salsa (non dovranno essere girati altrimenti si romperanno). Se siete pratici con la mantecatura in padella potete scolare i ravioli, metterli nella padella calda con la salsa e girare senza usare alcun mestolo o cucchiaio.
Servire caldi con una spolverata di parmigiano!